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La vita delle comunità è influenzata dalla composizione degli abitanti e dalle abitazioni occupate. Vediamo quante e dove sono le case non abitate, comune per comune.

giovedì 2 Febbraio 2023 | Italie a confronto

 

UNA REVISIONE DELL'ISTAT RIVEDE IL NUMERO DI CASE NON OCCUPATE A CIRCA 9.500.000

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La presenza o meno di case abitate su un territorio può essere legato a quanto quella determinata area risenta di periodi di crisi economica, dell’eccessiva lontananza da zone con servizi più capillari ed efficienti ma anche del calo demografico che si sta registrando.

La popolazione italiana infatti sta diminuendo. Istat prevede che nel 2070 i residenti non raggiungano nemmeno la soglia dei 50 milioni, attestandosi secondo le stime a 47,7 milioni. Questo è dovuto a un progressivo calo delle nascite che sbilancia anche la quota di persone anziane presenti nel territorio italiano. Sempre secondo Istat, infatti, nel 2050 le persone con età superiore ai 65 anni saranno oltre un terzo della popolazione, secondo le stime il 34,9%.

La composizione della popolazione incide sulla vita delle comunità.

Sono queste delle dinamiche che incidono su molti aspetti della vita delle comunità. Per esempio, diminuisce il numero dei contribuenti impattando sulla finanza pubblica sia a livello locale che a livello nazionale. Ma cambiano anche le esigenze sul piano dei servizi con necessità sempre più capillare di strutture e figure adibite alla cura della popolazione anziana.

Lo spopolamento non colpisce in modo uguale tutte le aree del paese. Questo risulta evidente non soltanto dai dati della popolazione residente ma anche da quante abitazioni sono occupate dai residenti in una certa zona. In Italia nel 2019 si registrano circa 36 milioni di abitazioni. Di queste, poco più di 25 milioni risultano occupate in modo permanente. Il tema delle case sfitte non è soltanto una sfaccettatura dello spopolamento ma ha anche dei risvolti ambientali, come l’eccessivo consumo del suolo e incide anche su dinamiche sociali come l’emergenza abitativa.

29,73% le abitazioni non occupate permanentemente dalla popolazione residente (Istat, 2019).

Si tratta di un dato che varia molto tra i territori. La regione con la maggior incidenza di abitazioni non occupate è la Valle d’Aosta con il 56,73%. Seguono Molise (46,66%), Calabria (44,54%) e Abruzzo (41,11%). Quelle con il minor numero di case senza residenti si trovano nella provincia autonoma di Bolzano (24,19%), in Lombardia (23,70%) e in Lazio (21,72%).

A Sondrio c’è la quota maggiore di case non occupate

Le dieci province con più e meno abitazioni non occupate in modo permanente (2019)

DA SAPERE

Il dato rappresenta la percentuale di abitazioni non occupate in modo continuativo. Si considera la dimora abituale, ovvero il luogo in cui una persona trascorre abitualmente il periodo di riposo giornaliero. La popolazione dimorante costituisce la popolazione legale di un comune.

 

FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat
(consultati: martedì 24 Gennaio 2023)

Tra le province italiane, quella con la quota maggiore di abitazioni non occupate in modo permanente è Sondrio, con il 57,04%. Seguono Aosta (56,73%), L’Aquila (55,09%) e Imperia (51,98%). Sono tutti territori in cui più della metà delle abitazioni è inabitata. Le aree caratterizzate dai valori più bassi sono Monza e della Brianza (16,59%), Cagliari (14,26%), Milano (13,11%) e Prato (12,61%). Queste dinamiche risultano confermate andando a vedere più nel dettaglio i dati a livello comunale.

Spostandosi dai centri diminuiscono le case abitate permanentemente

Percentuale di case non occupate permanentemente nei comuni italiani (2019)

DA SAPERE

Il dato rappresenta la percentuale di abitazioni non occupate in modo continuativo. Più è scuro il colore del comune, maggiore è la presenza di abitazioni non occupate. Per calcolare questi dati, si considera la dimora abituale, ovvero il luogo in cui una persona trascorre abitualmente il periodo di riposo giornaliero. La popolazione dimorante costituisce la popolazione legale di un comune.

EDIT: successivamente alla pubblicazione del nostro articolo (datato 2 febbraio 2023), Istat ha ritirato il dataset sulle abitazioni occupate nel 2019: “I dati sul numero di abitazioni non occupate relativi all’edizione 2019 del Censimento permanente sono in fase di revisione e verranno resi di nuovo disponibili al più presto”.