Kigali accusa Bruxelles di essere schierata con Kinshasa nel conflitto nell’est della Rd Congo e di interferenza negli affari regionali
Il presidente rwandese Paul Kagame
Il Rwanda ha sospeso i programmi di cooperazione con il Belgio a fronte della postura di Bruxelles nel conflitto in corso nel nord-est della Repubblica democratica del Congo.
Il ministero degli Esteri rwandese in settimana ha accusato il governo belga di essersi schierato apertamente con Kinshasa e di condurre una «campagna politicizzata e aggressiva» volta a bloccare l’accesso del Rwanda ai finanziamenti per lo sviluppo, anche da parte di istituzioni multilaterali.
Kigali lo spiega in un comunicato: «Questi fatti dimostrano che non esiste più una base solida per la cooperazione allo sviluppo con il Belgio. Di conseguenza, il Rwanda sospende il resto del programma di aiuti bilaterali 2024-2029» con Bruxelles.
Il programma belga di cooperazione allo sviluppo in Rwanda, del valore di 95 milioni di euro, era concentrato su settori chiave come l’urbanizzazione, l’agricoltura e il rafforzamento dei sistemi sanitari.
Secondo Kigali, la postura belga nei fatti nel nord-est della Rd Congo costituisce un’ingiustificata interferenza negli affari regionali.
Insieme ad altri paesi dell’Unione Europea, d’altro canto, il Belgio ha ribadito che il Rwanda – impegnato militarmente a sostegno della milizia M23 nelle regioni congolesi del Nord e Sud Kivu – deve rispettare l’integrità territoriale della Rd Congo e ha chiesto ripetutamente che fossero poste sanzioni contro il paese.
Più cauto il Parlamento europeo
Il Parlamento europeo, peraltro, aveva recentemente approvato una risoluzione non vincolante che chiedeva la sospensione degli aiuti europei al Rwanda, compreso un accordo sui minerali chiave tra l’UE e Kigali.
La maggioranza dei membri del Parlamento, 443 su 720, aveva votato tra l’altro a favore della richiesta alla Commissione europea e al Consiglio europeo di congelare il memorandum d’intesa sulle “catene del valore sostenibili per le materie prime” fino a quando il Rwanda non avesse dimostrato di aver smesso di interferire nella Rd Congo.
L’M23 avanza
Nel frattempo, come noto, il gruppo M23, appoggiato da Kigali, è andato guadagnando terreno fino a occupare la scorsa settimana la città di Bukavu, capoluogo della provincia del Sud Kivu, dopo aver conquistato Goma il mese scorso.
Da notare che le relazioni diplomatiche tra Bruxelles e Kigali si sono deteriorate drasticamente nell’ultimo anno. Il Belgio infatti, in precedenza, aveva rifiutato di accreditare un ambasciatore rwandese nel 2023, citando preoccupazioni per il suo presunto ruolo nella persecuzione degli oppositori politici.
In risposta, il Rwanda ha rifiutato di nominare un nuovo inviato, mettendo ulteriormente a dura prova i legami tra i due paesi.
Reazioni da Londra
In un parallelo sviluppo, il governo del Regno Unito ha convocato in settimana l’Alto Commissario rwandese in seguito, per l’appunto, all’avanzata delle Forze di difesa rwandesi e dell’M23 nella regione orientale della Rd Congo, definendola una «violazione inaccettabile» della sovranità e dell’integrità territoriale del paese.
Un portavoce inglese dell’Ufficio Esteri, Commonwealth e Sviluppo, in una dichiarazione ha esortato il governo rwandese a ritirare immediatamente le proprie forze e a riprendere gli sforzi diplomatici per risolvere la crisi.
Rwanda: sospeso il programma di cooperazione con il Belgio
Typography
- Smaller Small Medium Big Bigger
- Default Helvetica Segoe Georgia Times
- Reading Mode