Il 18 novembre 2024, durante il vertice del G20 a Rio de Janeiro, il Presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che l'intelligenza artificiale (IA) non dovrebbe essere un "gioco per i Paesi ricchi e i benestanti". Ha sottolineato l'importanza di una governance internazionale e di una cooperazione più stretta nel campo dell'IA, affinché i benefici di questa tecnologia siano accessibili a tutte le nazioni, indipendentemente dal loro livello di sviluppo. Queste dichiarazioni riflettono la posizione della Cina nel promuovere un accesso equo alle tecnologie emergenti e nel sostenere una cooperazione internazionale più inclusiva nel campo dell'intelligenza artificiale.
Xi ha inoltre evidenziato la necessità di evitare il protezionismo mascherato da sviluppo verde e a basse emissioni di carbonio, riferendosi a tariffe imposte su prodotti cinesi come veicoli elettrici e biodiesel. Ha esortato a migliorare la governance del commercio globale e a costruire un'economia mondiale caratterizzata dall'apertura.
Le dichiarazioni di Xi Jinping sull'accesso equo all'intelligenza artificiale potrebbero apparire in contrasto con alcune delle politiche commerciali e industriali della Cina, che spesso favoriscono le imprese domestiche rispetto ai produttori esterni. Ecco una riflessione sul potenziale contrasto:La Cina è nota per politiche che spesso:
- Favoriscono le aziende locali: Attraverso sovvenzioni, agevolazioni fiscali e supporto politico, la Cina favorisce i campioni nazionali, in particolare nei settori strategici come l'IA, i semiconduttori e le tecnologie verdi.
- Restrizioni sulle aziende straniere: Molte imprese straniere devono affrontare barriere normative o requisiti di joint venture con partner locali per operare in Cina, riducendo la loro competitività e il controllo sui propri asset.
- Accesso limitato al mercato: In settori come il cloud computing e la gestione dei dati, le imprese straniere devono rispettare restrizioni più rigide rispetto a quelle locali.
- Trasferimento forzato di tecnologia: Molte aziende che vogliono operare in Cina sono state storicamente costrette a condividere il proprio know-how tecnologico con partner cinesi.
Xi Jinping e l'IA
- Un tentativo di leadership globale: La Cina vuole posizionarsi come leader nell'IA e nelle tecnologie emergenti. Presentarsi come sostenitrice di un accesso equo può migliorare la sua immagine internazionale.
- Un avvertimento agli altri Paesi ricchi: La Cina potrebbe voler evitare restrizioni da parte di altre nazioni, specialmente in risposta al "decoupling" tecnologico avviato da alcuni Paesi occidentali (come gli Stati Uniti) che limitano l'esportazione di tecnologie chiave verso la Cina.
- Un doppio standard: Mentre Xi chiede inclusività a livello globale, le politiche domestiche della Cina continuano a favorire le aziende cinesi, creando una discrepanza tra retorica internazionale e pratiche interne.
Contraddizioni percepite
- La Cina promuove un "nazionalismo tecnologico" che spinge per l'autosufficienza e il dominio in settori strategici, limitando al contempo la concorrenza esterna.
- Pur richiedendo apertura e cooperazione tecnologica, continua a mantenere restrizioni significative su produttori stranieri che desiderano operare nel mercato cinese.
Motivazioni della Cina
- Internamente: Rafforzare le aziende locali per ridurre la dipendenza tecnologica dai Paesi occidentali.
- Esternamente: Evitare l'isolamento tecnologico e promuovere un'immagine di inclusività per facilitare l'accesso a tecnologie sviluppate da altri Paesi.
Conclusione
- Le dichiarazioni di Xi Jinping sulla necessità di rendere l'IA accessibile a tutti potrebbero essere considerate parte di una strategia diplomatica per migliorare la posizione della Cina nel contesto globale. Tuttavia, senza un cambiamento nelle politiche interne che facilitino un trattamento equo per i produttori stranieri, queste dichiarazioni rischiano di apparire ipocrite o puramente retoriche.
- Questa apparente incoerenza può essere spiegata dalla strategia della Cina:
- Le politiche interne della Cina possono sembrare in contraddizione con queste dichiarazioni, poiché:
- L'appello di Xi Jinping al G20 per un accesso equo all'IA potrebbe essere interpretato come:
- 1. Politiche della Cina verso i produttori esterni
il Presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che l'intelligenza artificiale (IA) non dovrebbe essere un "gioco per i Paesi ricchi e i benestanti".
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