L’innovazione è il motore trainante del progresso umano, un catalizzatore che ci spinge a esplorare territori incontaminati, ad attraversare le sfide e a creare un futuro migliore.
È essenziale approcciare l’innovazione con curiosità e una voglia incessante di imparare, poiché è attraverso questa mentalità che possiamo aprire nuove strade e trasformare il presente, come afferma lo psicologo statunitense Daniel Goleman con questa celebre frase:
“L’innovazione e l’intuizione fioriscono quando le nostre menti si trovano in una condizione di maggiore apertura.”
Non dobbiamo dunque temere l’innovazione, bensì accoglierla come parte integrante della nostra storia e della nostra evoluzione. Guardando al passato, vediamo come ogni grande progresso sia stato guidato dall’audacia di coloro che hanno osato sfidare lo status quo e abbracciare nuove idee. È proprio questo spirito di apertura e coraggio che ci permette di adattarci ai cambiamenti, di abbracciare la crescita esponenziale delle nuove tecnologie e di creare soluzioni innovative per i problemi di oggi e di domani.
Nello specifico, la crescita esponenziale è un fenomeno matematico che si verifica quando una grandezza cresce in modo proporzionale alla sua attuale dimensione, dimostrando che il tasso di crescita della grandezza stessa aumenta man mano che essa diventa più grande.
Il futurologo Ray Kurzweil, con la sua “Legge dei ritorni acceleranti” (2001), afferma che, il tasso di progresso tecnologico è una funzione esponenziale e non lineare e che ogni nuovo progresso rende possibili diversi progressi di livello più elevato.
Immaginiamo ora di applicare questa legge al Web 3.0 e di comprendere il potenziale di crescita di questo settore, e soprattutto in che modo può impattare sulla nostra quotidianità, rendendo il binomio “uomo-macchina” sempre più compreso.
Il Web 3.0 si è imposto come un network in cui i contenuti e i servizi non risiedono più su server e piattaforme appartenenti a enti centralizzati ma sono omogeneamente distribuiti nella rete.
La sua, vuole essere una filosofia della democratizzazione in cui gli utenti hanno controllo sui propri dati fino alla monetizzazione degli stessi. Protagonista indiscussa del Web 3.0 e motivo principale della sua fama è la Blockchain.
La blockchain ha permeato in molti settori della nostra epoca: partendo dal settore finanziario (pagamenti, exchange etc.) passando attraverso l’arte e la musica (NFT, smart contract), il sistema scolastico e universitario (autenticare i titoli e certificati), il sistema di votazione elettorale, alla compravendita di automobili etc.
Non possiamo più allora chiudere gli occhi davanti all’avvento di questa tecnologia, anzi dobbiamo avvinarci ad essa con curiosità, umiltà e riconoscendo la sua natura trasformatrice.
Un ambito che gioverebbe di questa tecnologia, ad oggi non ancora pienamente esplorato ma con molto potenziale di crescita, e il settore sanitario.
Perché utilizzare la tecnologia blockchain per innovare il sistema sanitario?
Può apparire tortuoso apportare innovazione in un settore così misoneista come quello sanitario, ma è altrettanto vile e complicato, rimanere immobili dinanzi a dei possibili benefit evidenti, impliciti nella tecnologia.
Nonostante la maggiore fama della tecnologia, legata alle applicazioni nel mondo delle criptovalute, nella blockchain è insita una promessa, che, se letta, compresa e accolta, può instradarci ad una rivoluzione nel management dei dati: la decentralizzazione dell’economia dei dati.
“Data is the new oil!”
“Si, ma la Blockchain è democratica.”Come diceva il matematico britannico Clive Humby nel 2006: “I dati sono il nuovo petrolio” infatti ad oggi, il mercato è dominato da big companies che accumulano e monetizzano enormi quantità di dati. Secondo alcune stime, il mercato dei Big data analytics supererà la soglia dei 100 miliardi di dollari entro il 2027 e che entro il 2024 la spesa globale è pari a 500 miliardi di dollari nel 2024.
Nonostante la maggiore fama della tecnologia, legata alle applicazioni nel mondo delle criptovalute, nella blockchain è insita una promessa, che, se letta, compresa e accolta, può instradarci ad una rivoluzione nel management dei dati: la decentralizzazione dell’economia dei dati.
La promessa insita nella blockchain è quella di riconsegnare all’utente, il controllo sulla gestione dei propri dati, su “come” essi vengono condivisi e usati. È proprio la gestione dei dati nel settore sanitario, a rendere la blockchain così adatta allo sviluppo di soluzioni.
Il nostro Sistema Sanitario Nazionale, si trova ad affrontare una serie di problematiche dovute al management del paziente, alla mancanza di fondi e di personale (oltre che a problemi psicologici quali la sindrome del burnout), all’eccessiva burocrazia etc. Un problema di cui si parla molto poco, ma fondamentale per il buon funzionamento del sistema, è il rapporto medico paziente.
È stato dimostrato, attraverso una serie di studi, che la mancanza di una sana e soddisfacente relazione tra medico e paziente determina:
- Scarsa compliance terapeutica o abbandono del trattamento;
- Una maggiore insoddisfazione del paziente relativamente al servizio offerto;
- Una collaborazione lacunosa del paziente riguardo la propria condizione medica;
- Poca fiducia nei confronti del proprio medico e del SSN.
L’altra faccia della medaglia, sono gli effetti ai quali gli operatori sanitari sono esposti a causa di una cattiva qualità relazionale e gestionale del paziente e della sua patologia:
- Sviluppo della sindrome del burnout
- Possibili denunce da parte dei pazienti e/o familiari
In questo contesto, la Blockchain potrebbe fornire un nuovo modello rispetto all’Health information exchanges (HIE) rendendo la gestione dei dati più efficiente, disintermediata e sicura, riportando il paziente al centro del processo di cura, e il professionista in una condizione psicologica di minore stress.
Differenze tra HIE e implemento della blockchain al SSN:
L’HIE è un sistema di scambio di informazioni sanitarie, una rete che consente a diverse organizzazioni sanitarie la condivisione dei dati dei pazienti. In questo modo gli operatori sanitari hanno accesso al maggior numero possibile di informazioni sulla storia clinica del paziente, garantendo il miglioramento della qualità dell’assistenza fornita. Tuttavia, ci sono alcune note dolenti che potrebbero essere risolte dall’introduzione della Blockchain:
Health information exchanges:
- Centralizzazione: Creazione di una trustnetwork dipendente dall’HIE, che fa da intermediario nella condivisione dei dati;
- Aumento dei costisia per il paziente che per il personale sanitario;
- Importanza del MPI(Master Patient Index): Necessità di sincronizzare più identificatori dei pazienti tra i sistemi, garantendo al contempo la privacy dello stesso;
- Accesso limitato ai dati di salute della popolazione
- Regole e autorizzazioni non definite: Una regolamentazione incoerente e non uniforme non permette all’organizzazione sanitaria di accedere ai dati del paziente in completa sicurezza.
SSN + Blockchain:
- Decentralizzazione: una delle promesse più o meno utopiche della Blockchain è proprio la decentralizzazione. In questo contesto non verrebbe richiesto un intermediario (HIE) perché tutti i partecipanti della rete avrebbero accesso al “libro mastro” distribuito, il quale garantisce uno scambio sicuro delle informazioni in una maniera trustless.
- Diminuzione dei costi: L’introduzione della blockchain nel settore sanitario può generare una significativa riduzione dei costi. Grazie alla riduzione del rischio di errori e duplicazioni dei dati, gli operatori sanitari possono ottimizzare l’utilizzo del tempo e delle risorse (diminuendo anche il rischio di patologie psicologiche quali il burn-out).
Inoltre, anche l’eliminazione degli intermediari nel sistema sanitario, può tradursi in risparmi finanziari sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.
- Framework distribuiti per l’MPI: Il framework distribuito per le identità digitali dei pazienti, che utilizza identificatori privati e pubblici, protetti attraverso la crittografia, crea un metodo più sicuro per proteggere l’identità del paziente.
- Accesso distribuito e sicuro ai dati sanitari longitudinali del paziente attraverso il registro distribuito.
- Smart contract per la regolamentazione definita: Gli smart contract creano un metodo uniforme basato su regole per l’accesso ai dati dei pazienti che può essere reso accessibile a determinate organizzazioni sanitarie.
Di seguito, vengono elencate alcune applicazioni, attualmente in uso, della Blockchain nel sistema sanitario:
- Creazione di Electronic health records (EHRs): Con questo termine si indica un “fascicolo sanitario elettronico” corrispondente alla versione digitale dell’intera storia clinica di un paziente. Questi fascicoli contengono dati sulle patologie e le terapie di un paziente volti a fornire una visione olistica dello suo stato di salute.L’utilizzo di questi strumenti all’interno di una Blockchain porta alla creazione di storage di dati medici decentralizzati e sicuri che pongono il paziente al centro del processo di cura, apportando modifiche quali la diminuzione della burocratizzazione del Sistema Sanitario e un maggiore controllo da parte del paziente riguardo la condivisione e gestione dei propri dati.
- Tracciabilità dei farmaci: Quante volte ci è capitato di chiederci la provenienza di un farmaco assunto senza darci una risposta? In questo contesto, la blockchain si pone come “tracking” che segue il viaggio del farmaco, dal produttore al consumatore, verificandone l’autenticità e aggirando la contraffazione. La blockchain è utilizzata come base per una piattaforma di fornitura in cui tutti i passaggi della supply chain del farmaco vengono tracciati in modo sicuro, fornendo ai consumatori la possibilità di identificare, tracciare e verificare, i prodotti che stanno per assumere.
- Sicurezza IoT per il monitoraggio remoto dei pazienti: Ad oggi, vengono utilizzati molti strumenti IoT per il controllo remoto della condizione medica dei pazienti, tramite la raccolta di dati sensibili da parte di dispositivi di monitoraggio. La crittografia blockchain garantisce che solo le parti autorizzate possano accedere ai dati, mentre la sua natura decentralizzata protegge dagli attacchi DDoS (Denial of Service) , garantendo che i dispositivi possano funzionare in modo sicuro e affidabile.
- Utilizzo di DAO (Decentralized autonomous organization) per il trattamento e il monitoraggio di patologie che necessitano di un approccio multidisciplinare: Le DAO permettono agli operatori sanitari di avere una visione olistica e integrata rispetto ad alcune patologie che richiedono un approccio alla cura multidisciplinare.
- Miglioramento dell’interoperabilità tra operatori sanitari: Tramite un sistema decentralizzato, la condivisione dei dati del paziente tra le diverse organizzazioni è resa più semplice e sicura. Da una maggiore interoperabilità deriva una maggiore coordinazione tra sistemi e un miglioramento dei risultati del paziente.
L’integrazione della tecnologia blockchain nel settore sanitario sta portando verso un futuro sicuro e trasparente. Questo progresso esprime un cambiamento significativo nel modo in cui il nostro sistema sanitario opera, offrendo una maggiore efficienza e affidabilità nel processo.
Il nostro compito è quello di continuare ad esplorare, conoscere o creare possibili applicazioni della blockchain nel settore sanitario o in altri settori, consci del fatto che ci stiamo muovendo verso un futuro in cui l’assistenza sanitaria non solo è più sicura, ma anche più efficace e accessibile per tutti.
blockchain sistema sanitario
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