Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Decisa nel 2017 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare sulla minaccia che incombe sugli impollinatori per gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, dell’agricoltura intensiva, dei pesticidi, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento, e la cui riduzione costituisce motivo di preoccupazione per la sicurezza alimentare delle future generazioni.

(da https://www.regionieambiente.it/giornata-api-2025)

Per aumentare la consapevolezza dell’importanza degli impollinatori, delle minacce che affrontano e del loro contributo allo sviluppo sostenibile, il 20 dicembre 2017 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite decideva di celebrare una “Giornata Mondiale delle Api” (World Bee Day), scegliendo come data il 20 maggio, giorno di nascita dello sloveno Anton Janša (1734-1773) pioniere delle tecniche di apicoltura, con l’obiettivo di attirare l’attenzione della popolazione mondiale e dei decisori politici sulla necessità che si faccia di più per proteggere le api e gli altri impollinatori che sono fondamentali per la salute degli ecosistemi e la sicurezza alimentare.

Per la Giornata Mondiale delle Api (20 maggio 2025) la FAO ha scelto come tema “Bee inspired by nature to nourish us all” (Le api ispirate dalla natura per nutrirci tutti)per mettere in luce il ruolo fondamentale delle api e di altri impollinatori nel ripristino degli ecosistemi, nella conservazione della biodiversità, nella sicurezza alimentare e nella nutrizione.

La celebrazione della Giornata mondiale delle api è un’opportunità unica per fare appello ad apicoltori, esperti di impollinazione, ricercatori, responsabili politici, popolazioni indigene, rappresentanti del settore, organizzazioni della società civile e singoli individui da tutto il mondo per:
– Sensibilizzare. Diffondere informazioni sull’importanza delle api e degli altri impollinatori per la sicurezza alimentare, la nutrizione e la sostenibilità ambientale.
– Promuovere la collaborazione. Istituire una rete di “Amici delle api e degli impollinatori” per promuovere azioni a livello globale e locale.
– Promuovere approcci agroecologici e rispettosi della natura. Sostenere pratiche e politiche favorevoli agli impollinatori a livello nazionale e internazionale.
– Mettere in mostra creatività, conoscenze tradizionali e innovazioni. Mettere in risalto i risultati di ricerche rivoluzionarie, le conoscenze e le pratiche dei popoli indigeni per la conservazione e l’uso sostenibile degli impollinatori e le iniziative di apicoltura sostenibile che supportano le comunità e i mezzi di sussistenza.

La FAO sottolinea che gli impollinatori sono fondamentali per “One Health”, l’approccio metodologico fatto proprio dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) che considera la salute globale del pianeta al pari di quella dei singoli individui.

Aiutano a nutrire il mondo. Gli impollinatori contribuiscono al 35% della produzione agricola totale mondiale, supportando 87 delle 115 principali colture alimentari, tra cui frutta, verdura, semi e frutta secca. Queste colture sono fondamentali per una dieta diversificata e per i mezzi di sussistenza. Senza un’adeguata impollinazione, i raccolti diminuiscono, il cibo diventa più scarso e costoso, mettendo a rischio la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza di agricoltori e comunità.

Rafforzano la salute delle piante.Gli impollinatori sono essenziali per la riproduzione naturale e la diversità genetica delle piante, contribuendo ad aumentare la loro resistenza a parassiti, malattie e condizioni climatiche. Questo è fondamentale per il mantenimento della salute delle piante, elemento fondamentale di One Health. Piante sane e resilienti possono richiedere meno apporti chimici come i pesticidi, che, se non utilizzati correttamente, possono rappresentare un rischio per gli impollinatori. Pratiche come la gestione integrata dei parassiti e gli approcci agroecologici aiutano a gestire la salute delle piante in modo da salvaguardare anche gli impollinatori e gli ecosistemi.

Sostengono la salute umana attraverso una migliore alimentazione. Gli impollinatori garantiscono la disponibilità di molti alimenti ricchi di nutrienti, come bacche, semi, noci e verdure, fondamentali per un’alimentazione equilibrata e la prevenzione delle malattie. Senza di loro, la disponibilità di questi alimenti potrebbe diminuire, portando a diete più povere e a conseguenze negative sulla salute. L’impollinazione sostiene anche la biodiversità nei nostri sistemi alimentari, contribuendo a sostenere un’ampia varietà di colture che contribuiscono a diete più resilienti e diversificate. Molti di questi alimenti svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle carenze di micronutrienti, tra cui vitamina A, vitamina C e ferro.

Mantengono ecosistemi sani e biodiversità. Gli impollinatori consentono la riproduzione di quasi il 90% delle piante selvatiche da fiore del mondo, ovvero oltre 300.000 specie. Queste piante costituiscono la spina dorsale degli ecosistemi, fornendo habitat, riparo e cibo a un’ampia varietà di fauna selvatica. Gli impollinatori svolgono un ruolo nella rigenerazione delle aree forestali, delle zone umide e di altri ecosistemi, contribuendo alla salute ambientale complessiva del pianeta. Il loro declino innesca una reazione a catena, minacciando la biodiversità e indebolendo la capacità degli ecosistemi di resistere ai cambiamenti climatici e allo stress ambientale

Segnalano rischi per la salute ambientale. Gli impollinatori sono indicatori della salute ambientale. Essendo sensibili alle perturbazioni degli ecosistemi, il monitoraggio della loro salute offre indizi vitali sulle minacce ambientali più ampie. Quando le popolazioni di impollinatori diminuiscono, la produzione alimentare e i servizi ecosistemici essenziali ne risentono, innescando un circolo vizioso che peggiora sia la salute ambientale che quella umana. Proteggere gli impollinatori è quindi fondamentale per salvaguardare gli ecosistemi che sostengono la salute di piante, animali e esseri umani.