In Olanda esistono RISTORANTI POP-UP in cui vi è un lavoro volontario due giorni la settimana da parte degli studenti, per raccoglere fondi utili ad iniziative di quartiere. Ma sarebbe possibile fare la stessa iniziativa in Italia?
Aprire un ristorante temporaneo (tipo pop-up restaurant) in Italia e in Olanda (Paesi Bassi) comporta una serie di adempimenti che presentano alcune differenze, sia per la normativa nazionale, sia per l’approccio burocratico. Qui sotto ti faccio un confronto diretto delle principali differenze e similitudini.
1. Forma Giuridica e Registrazione
Italia
- Devi aprire una partita IVA.
- Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
- Comunicazione di inizio attività (SCIA) al Comune.
- Iscrizione all'INPS (previdenza) e INAIL (assicurazione contro infortuni).
- Codice ATECO corretto (es. 56.10.11 per ristorazione con somministrazione).
Olanda
- Registrazione alla Kamer van Koophandel (KvK), la Camera di Commercio olandese.
- Ricevi un numero di BTW (IVA).
- In genere, se attività temporanea e sotto un certo fatturato, puoi avere un regime semplificato.
- Nessun obbligo di assicurazione pubblica contro infortuni (è privata).
2. Licenze e Autorizzazioni
Italia
- SCIA per attività alimentare.
- Autorizzazione sanitaria dell'ASL.
- Permesso per l'occupazione del suolo pubblico (se in strada).
- Eventuali licenze SIAE per musica.
- Piano HACCP e tracciabilità alimentare.
Olanda
- Licenza comunale (horecavergunning) per ristorazione.
- Licenza per alcolici se venduti (drank- en horecavergunning).
- Permesso temporaneo per food truck o eventi.
- Sistema di controllo HACCP (seguono normativa UE, ma con semplificazioni).
- A volte basta registrarsi per un evento se pop-up dura pochi giorni.
3. Requisiti Igienico-Sanitari
Italia
- HACCP obbligatorio, anche per attività temporanee.
- Controlli da parte dell'ASL.
- Corsi obbligatori per alimentaristi.
Olanda
- Sistema HACCP secondo norme UE, ma spesso più flessibile.
- Registrazione presso l’NVWA (autorità per sicurezza alimentare).
- Non sempre richiesto corso formale, ma responsabilità in capo al titolare.
4. Durata dell’attività
Italia
- Anche un’attività temporanea deve adempiere a tutti gli obblighi come un ristorante fisso.
- Alcuni comuni prevedono procedure semplificate per eventi/fiere/sagre.
Olanda
- Maggiore flessibilità per attività sotto i 30 giorni o in eventi speciali.
- Se sei straniero e stai “testando” il mercato, puoi operare sotto una forma freelance o temporanea, con meno burocrazia.
5. Fisco e Tassazione
Italia
- Regime forfettario possibile se sotto i 100.000 € (semplificato).
- Obbligo di registratore di cassa e scontrino elettronico.
Olanda
- Sistema fiscale più snello: IVA trimestrale, possibilità di detrazioni semplici.
- Nessun obbligo di registratore di cassa per piccoli volumi (dipende dalla città).
Aprire un ristorante temporaneo in Italia e in Olanda - quali differenze?
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